Per prima cosa definiremo cosa intendiamo per variabili.
QUALI TIPI DI VARIABILI CONOSCIAMO?
Ci sono due tipi di variabili da considerare, variabili continue e variabili discrete.
Variabili continue
Le variabili continue sono quelle che vengono misurate.
Variabili discrete
si contano le variabili discrete.
I primi danno luogo al controllo per variabili e i secondi al controllo per attributi.
Le caratteristiche di qualità che chiameremo variabili sono tutte quelle che possono essere rappresentate da un numero. Per esempio, la dimensione di un bullone, la resistenza delle resistenze a filo, il contenuto di cenere nel carbonio, ecc. ecc.
Gli attributi sono quelle caratteristiche di qualità non misurabili, la cui dimensione non può essere generalmente rappresentata da un numero. Come per esempio possiamo prendere imperfezioni visive delle superfici dei prodotti, come macchie, differenze di tono, aspetti di una saldatura, ecc. ecc.
Infine, dobbiamo considerare che sia i processi che i lotti finiti possono essere ispezionati per attributi o per variabili.
Il modo migliore è usare un esempio pratico. Supponiamo di controllare la lunghezza della flangia del corpo del contenitore. Dopo una serie di misurazioni facciamo un grafico con loro come mostrato nella figura nº 1. Prendiamo sull’asse delle ascisse i valori trovati per le lunghezze delle flange e sull’ordinata il numero di contenitori.
Con questo grafico in vista definiremo come:
Variabile: il parametro da misurare. In questo caso la lunghezza delle ciglia.
Frequenza: numero di volte che una variabile si ripete. Nel nostro esempio il numero di contenitori.
Percorso: l’ intervallo su cui si muove una variabile. Tra 2,1 e 2,8 mm (valori di lunghezza della flangia)
Intervallo: un raggruppamento di valori di una variabile entro un certo intervallo. Per esempio: raggruppamento di tutti i valori tra 2.3 e 2.4 nel valore 2.4.
Ampiezza: differenza tra i valori estremi del percorso. Nel nostro esempio delle schede: 2,8 – 2,1 = 0,7 di ampiezza.
Media: (o media aritmetica): Somma di tutti i valori divisa per il numero totale di dati.
X = (10*2.1 + 20*2.3 + 30*2.4 + 40*2.5 + 50*2.6 + 40*2.7 + 30*2.8) / (10 + 20 + 30 + 40 + 50 + 40 + 30 ) = ( 21 + 46 + 72 + 100 + 130 + 108 + 84) / 220 = 2.55
Mediana: Il valore della distribuzione, supposto ordinato dal più piccolo al più grande, che ha lo stesso numero di frequenze alla sua sinistra e alla sua destra, cioè il valore che occupa il posto centrale, supponendo un numero dispari di dati. Se il numero di dati è pari, si può dire che ci sono due valori mediani e la media aritmetica viene presa tra loro.
Continuando con l’esempio precedente della lunghezza delle ciglia avremmo:
Frequenze = 10 + 20 + 30 + 40 + 50 + 40 + 40 + 30 = 220
220 sarebbe la frequenza assoluta o cumulativa
Frequenza centrale = 220 / 2 = 110
Quindi la mediana sarebbe:
2.6
poiché questo è il valore della variabile che occupa il 110° posto partendo dall’inizio.
Frequenza Frequenza cumulativa Variabile (m/m)
10 10 2,1
20 30 2,3
30 60 2,4
40 100 2,5
50 150 2,6
40 190 2,7
30 220 2,8
Maggiori informazioni in:
http://html.rincondelvago.com/control-de-calidad-estadistico.html
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