La denominazione d’origine La Mancha sta studiando se è fattibile vendere vino in lattina. Le specifiche del marchio di qualità sono già state modificate per autorizzare il confezionamento in lattine per uso alimentare per formati compresi tra 18 e 40 centilitri per i bianchi, i rosati e i rossi giovani.
Questa frase introdotta nel disciplinare dei vini a Denominazione di Origine Protetta La Mancha apre ora le porte alla DO La Mancha per entrare in uno dei mercati più progressisti con un pacchetto che permetterebbe l’accesso a zone finora proibite al vino.
Due anni fa c’è stato un cambiamento normativo quando è stata introdotta la possibilità di confezionare il vino in sacchetti, il cosiddetto ‘Bag in Box’, che ha aperto il mercato dei vini di La Mancha al settore horeca del Nord Europa, che è più abituato a questi formati per servire i propri clienti e servire al bicchiere. Inoltre, questo formato potrebbe aprire altri mercati ed essere esteso a luoghi, come concerti e macro-festival, dove il vetro è vietato.
“L’abbiamo approvato in commissione perché era necessario aprire la commercializzazione a tutti i tipi di imballaggio, dato che c’erano cantine che lo richiedevano”, spiega il presidente della DO, Carlos Bonilla. In questo senso, sottolinea che è “in prova”, il che significa che i vini vengono analizzati da quando la possibilità è stata approvata, quasi un anno fa, per vedere come si evolve nei vini bianchi e rossi.
L’intenzione è che quest’anno si decida definitivamente se ci sarà vino in lattina con il marchio DO La Mancha. Tuttavia, ci sono già diverse denominazioni d’origine che stanno analizzando la possibilità di confezionare il vino in lattine, poiché si tratta di un imballaggio che “sta per essere imposto”.