Gli Stati Uniti hanno annunciato la chiusura delle frontiere all’alluminio fuso proveniente da Cina, Russia, Iran e Bielorussia per concorrenza sleale, una mossa applaudita dalla North American Aluminium Association. Questi paesi non potranno entrare negli Stati Uniti grazie all’esenzione della Sezione 232 di cui gode il Messico nell’ambito dell’Accordo Messico-USA-Canada (T-MEC).
Charles Johnson, presidente e CEO dell’Aluminum Association, ha dichiarato che questa mossa contribuirà a salvaguardare il Nord America come uno dei luoghi migliori al mondo per la produzione di alluminio e prodotti in alluminio.
Nell’ultimo decennio, l’industria ha investito più di 10 miliardi di dollari in impianti nuovi e ampliati negli Stati Uniti, di cui quasi 200 milioni solo quest’anno.
Le aziende nordamericane produttrici di alluminio godono di diversi importanti vantaggi strutturali, tra cui la produzione di alluminio con la più bassa impronta di carbonio al mondo.
Johnson aggiunge che lavorando con i nostri paesi T-MEC su una forte implementazione del commercio, possiamo contribuire a promuovere la crescita e gli investimenti nella regione, creando posti di lavoro e catturando quanta più domanda possibile negli anni a venire.
Questo piano è un esempio di come la cooperazione regionale funzioni ancora, afferma, e apprezza il duro lavoro dell’amministrazione su questo tema.
La domanda di alluminio in Nord America (Stati Uniti e Canada) è aumentata del 4,3% su base annua nel primo trimestre del 2024, secondo i recenti dati dell’Aluminium Association, la performance più forte dal 2022.
Si prevede che la produzione globale di alluminio crescerà di circa l’80% entro il 2050, spinta dalla domanda di imballaggi sostenibili, veicoli sicuri ed efficienti, edifici più ecologici e infrastrutture vitali.
Poiché la sostenibilità è un fattore sempre più importante per la domanda futura di questo materiale, l’Aluminum Association ha recentemente completato un rapporto, “Pathways to Decarbonization: A North American Aluminum Roadmap”, che delinea i percorsi teorici per ottenere riduzioni delle emissioni di carbonio a livello industriale, con un focus sulla Roadmap dell’alluminio nordamericano.che delinea i percorsi teorici per ottenere riduzioni delle emissioni di carbonio a livello industriale coerenti con gli obiettivi dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) “Net Zero by 2050”.
Il rapporto conclude che il Nord America gode di un vantaggio significativo in termini di emissioni di carbonio rispetto a gran parte dell’industria globale dell’alluminio.
In prospettiva, l’accesso a un’abbondante energia pulita e gli investimenti in nuove tecnologie saranno fondamentali per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di emissioni della metà del secolo.