L’Ufficio del Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti (USTR) ha annunciato l’avvio di un’indagine ai sensi della Sezione 301 per valutare se la Cina abbia pienamente rispettato gli impegni assunti nell’Accordo Economico e Commerciale Fase Uno firmato tra i due paesi. Il processo esaminerà le possibili restrizioni al commercio statunitense derivanti dall’inadempimento cinese e determinerà quali misure potrebbero essere adottate in risposta.

Nell’ambito del processo, l’USTR invita il pubblico a presentare commenti scritti e a partecipare a un’audizione pubblica relativa all’indagine. Le richieste di intervento e i riassunti delle dichiarazioni dovranno essere presentati entro il 1° dicembre 2025, mentre l’udienza si terrà il 16 dicembre 2025.

L’origine del conflitto risale all’accordo raggiunto il 13 dicembre 2019, dopo mesi di negoziati tra Washington e Pechino. In esso, la Cina si impegnava a introdurre riforme strutturali in materia di proprietà intellettuale, trasferimento tecnologico, agricoltura e servizi finanziari, oltre ad aumentare i suoi acquisti di beni e servizi statunitensi.

Tuttavia, cinque anni dopo la sua entrata in vigore, gli Stati Uniti sostengono che la Cina non ha adempiuto ai suoi obblighi, soprattutto per quanto riguarda le barriere non tariffarie, l’accesso al mercato e il volume degli acquisti.

L’indagine è tutelata dalla Sezione 302(b) della Legge sul Commercio del 1974, che consente di avviare procedimenti quando un paese straniero viola un accordo commerciale o nega benefici agli Stati Uniti.