Per il sesto anno consecutivo, la multinazionale Ball Corporation ha ottenuto un alto punteggio di 100 nel 2022 Corporate Equality Index (CEI) ed è riconosciuta come Best Place to Work for LGBTQ+ Equality. L’iniziativa, guidata dalla Human Rights Campaign Foundation, classifica i datori di lavoro secondo le loro politiche e pratiche aziendali relative alla parità sul posto di lavoro LGBTQ+.
Le persone LGTBQ+ sono sempre state presenti nella forza lavoro globale. È importante riconoscere i loro contributi e proteggere i loro diritti, il che può essere fatto solo con una forte responsabilità aziendale intenzionale.
“Per i nostri dipendenti e alleati LGBTQ+, essere parte di un’organizzazione che abbraccia pubblicamente politiche e pratiche che dimostrano un impegno per l’uguaglianza è fondamentale”, dice Stephen Rock, dipendente della Ball e co-leader del Pride Network. “Ottenendo un 100 sul CEI, illustra la spinta della Ball a sviluppare e mantenere politiche, pratiche e benefici rilevanti per i dipendenti LGBTQ+. Le persone LGTBQ+ sono sempre state presenti nella forza lavoro globale. È importante riconoscere i loro contributi e proteggere i loro diritti, il che può essere fatto solo con una forte responsabilità aziendale intenzionale”, aggiunge.
La CEI è un’indagine nazionale di benchmarking e un rapporto che riconosce il sostegno all’uguaglianza LGBTQ+ tra i principali datori di lavoro statunitensi. Dal 2002, la CEI ha identificato le aziende di alto livello che stanno incorporando l’inclusione LGBTQ+ nelle loro politiche sul posto di lavoro. Le aziende sono valutate sulle politiche relative a LGBTQ+, incluse le politiche di non discriminazione, benefici equi per i dipendenti LGBTQ+ e le loro famiglie, responsabilità sociale aziendale e impegno per una cultura inclusiva.
Ball era una delle 842 aziende che hanno ricevuto un punteggio massimo di 100. “Quando la Human Rights Campaign Foundation ha creato il Corporate Equality Index 20 anni fa, abbiamo sognato che i lavoratori LGBTQ+, dalla fabbrica alla sede aziendale, in città grandi e piccole, potessero avere accesso alle politiche e ai benefici necessari per prosperare e vivere vite autentiche”, nota Jay Brown, vicepresidente senior di Programmi, Ricerca e Formazione alla Human Rights Campaign.
“Siamo orgogliosi che il Corporate Equality Index abbia aperto la strada a questa realtà per innumerevoli lavoratori LGBTQ+ negli Stati Uniti e all’estero. Ma c’è ancora molto da fare, quindi stiamo alzando la barra ancora una volta per creare luoghi di lavoro più equi e un domani migliore per i lavoratori LGBTQ+ ovunque”, conclude.