La multinazionale Alcoa ha annunciato che taglierà un terzo della sua capacità produttiva presso lo smelter di Lista in Norvegia, con l’unico obiettivo di ridurre notevolmente gli elevati costi energetici dello smelter norvegese.
In particolare, l’impianto di fusione di Lista ha tre linee con una capacità nominale annua di 94.000 tonnellate metriche all’anno. La riduzione di una linea di pentole, pari a circa 31.000 tonnellate, inizierà immediatamente e si prevede che sarà completata entro la metà di settembre. Inoltre, i dipendenti rimarranno per completare un arresto ordinato di una linea di pentole e per essere pronti in caso di riavvio.
Il sito è attualmente esposto ai prezzi spot dell’energia elettrica, che sono saliti a oltre 600 dollari per megawattora. Nel quarto trimestre del 2022, la situazione energetica del sito dovrebbe migliorare grazie a un accordo favorevole con la società energetica Statkraft che garantirà costi energetici più prevedibili per il resto dell’anno e per il 2023.
In tutto il mondo, circa il 65% del portafoglio globale di smelter di Alcoa è attualmente alimentato da contratti energetici a lungo termine legati ai prezzi dell’alluminio LME. Inoltre, circa il 30% è costituito da prezzi fissi o autogenerati, mentre la percentuale rimanente è esposta ai mercati a breve termine, principalmente a copertura dei consumi della fonderia di Lista.