PackUK si presenta come amministratore Pepr con una serie di domande da parte di MPMA. In una lettera aperta, Jason Galley, direttore e amministratore delegato della Metal Packaging Manufacturers Association (MPMA), esprime la sua risposta al lancio formale di PackUK.
Il DEFRA (Dipartimento per l’Ambiente, l’Alimentazione e gli Affari Rurali) descrive l’attuazione del PEPR come “un passo fondamentale verso la creazione di un’economia circolare” che ridurrà le emissioni del Regno Unito di circa 32 milioni di tonnellate di CO₂ equivalente entro il 2037.
A questo proposito, mentre l’Associazione dei Produttori di Imballaggi in Metallo sostiene l’obiettivo generale del DEFRA di creare un’economia circolare e di migliorare i tassi di riciclaggio degli imballaggi, le opinioni dell’industria degli imballaggi in metallo sul programma sono chiare e mettono in discussione queste affermazioni.
“Nella loro forma attuale, le tariffe EPR non valutano correttamente gli imballaggi in metallo, rendendoli più costosi rispetto ai materiali più leggeri, indipendentemente dal fatto che questi ultimi abbiano caratteristiche di circolarità inferiori. La necessità di mitigare le tariffe EPR incoraggerà il passaggio dei produttori a materiali diversi dall’acciaio, nonostante il fatto che l’acciaio venga riciclato più volte e abbia il tasso di riciclaggio più alto di qualsiasi altro materiale da imballaggio nel Regno Unito. Le tariffe proposte vanno nella direzione opposta a quella di un’economia veramente circolare.
“Finora il Defra ha scelto di ignorare le argomentazioni a favore di tariffe EPR eque. Il risultato? Gli imballaggi in acciaio sono in pericolo, nonostante siano la risorsa più importante del Regno Unito per realizzare un’economia circolare e garantire la sicurezza alimentare. Nessun altro imballaggio protegge meglio il suo contenuto.
“Speriamo che il gruppo direttivo di PackUK e il Ministro dell’Economia Circolare Mary Creagh, che interverrà il mese prossimo all’evento Packaging Innovations in occasione del lancio di PackUK, si concentrino sulla risoluzione di questa situazione assurda che, senza interventi, avrà un impatto negativo sulla creazione di una vera economia circolare. È ora che il Defra mantenga la sua promessa di attuare uno schema equo ed efficiente”.