In occasione della prima riunione della commissione per i negoziati sull’inquinamento da plastica, tenutasi a Punta del Este, il ministro dell’Ambiente Adrián Peña ha annunciato di aver messo a punto un sistema per incentivare la restituzione degli imballaggi: un incentivo da offrire ai cittadini per aumentare la restituzione degli imballaggi, con l’obiettivo di recuperare fino al 50% di questi contenitori entro il 2025.
La Camera dell’Industria dell’Uruguay ha presentato il nuovo Piano di Gestione degli Imballaggi, che incentiverà i cittadini a restituire i contenitori, consentendone il recupero per un successivo riutilizzo. Nonostante l’iniziativa del governo, la maggior parte dei rifiuti rimane intestata al produttore, poiché è quest’ultimo a immetterli sul mercato. Ciò avviene in combinazione con la Legge n. 19.829 (Gestione Integrata dei Rifiuti), vale a dire che chiunque crei rifiuti lo fa a proprio vantaggio e sarà quindi tenuto a risarcire le eventuali conseguenze negative.
Inoltre, la risoluzione ministeriale 271 del 2021 obbliga le aziende a recuperare il 30% degli imballaggi entro dicembre 2023 e il 50% entro dicembre 2025. Il Ministro dell’Ambiente ha indicato che attualmente il recupero degli imballaggi nel Paese ammonta a circa il 4%. Inoltre, solo 6 dei 19 dipartimenti hanno aderito al Piano di gestione degli imballaggi, per cui il ministero sta lavorando per fornire diversi strumenti finanziari alle aziende affinché possano sviluppare le operazioni di recupero e raggiungere gli obiettivi proposti.
L’Uruguay sarà il primo Paese dell’America Latina a implementare un sistema di rimborso delle confezioni. Ciò significa che verranno installate singole macchine in ogni angolo del Paese, il che implica l’installazione di macchine in tutto il Paese, dove verranno depositati, tra gli altri, contenitori cilindrici, polietilene tereftalato (PET), lattine di alluminio e formato tetrabrick.
Ad ogni restituzione, verrà emesso un biglietto con il valore dell’imballaggio per la successiva restituzione al consumatore. L’AdG monitorerà l’attuazione e l’esecuzione sia del piano generale che del sistema e il mancato rispetto degli obiettivi proposti nella risoluzione ministeriale potrà comportare sanzioni.