Le vendite di aerosol in Europa rimangono stabili con 5,2 milioni di unità vendute nel 2023. Regno Unito, Germania e Francia rappresentano oltre il 55% della produzione annuale di aerosol in Europa in tutti i segmenti.
Insieme all’Italia, ai Paesi Bassi e alla Spagna, hanno prodotto collettivamente più di 4,0 miliardi di aerosol nello stesso periodo, secondo la British Aerosol Manufacturers’ Association (BAMA). I contenitori per aerosol sono realizzati principalmente in acciaio e alluminio, mentre quelli in vetro e plastica rimangono marginali. I cosmetici e i prodotti per la casa rappresentano più di tre quarti della produzione europea.


La maggior parte di questi aerosol è utilizzata nelle linee per la cura della persona (56,4%), seguita dai prodotti per la pulizia della casa (19,4%).


I produttori europei di aerosol si sono incontrati di recente e hanno trovato diversi argomenti di riflessione interessanti. La CNAD (National Chamber of Aerosol Industry) del Regno Unito ritiene che sia necessaria un’indagine europea sul tasso di riciclaggio degli aerosol. Gli esperti del settore affermano che, a causa della diversità delle modalità di raccolta, selezione e riciclaggio degli aerosol nei diversi paesi membri della FEA (Federazione Europea dell’Aerosol), non è possibile stimare un livello realistico di tasso di riciclaggio, per cui propongono di utilizzare le cifre ufficiali degli Stati membri dell’UE per il metallo.


L’uso di gas compressi negli aerosol al 100% è controverso e alcune associazioni di settore sono intenzionate a lavorare su un’esenzione per gli aerosol non infiammabili, non tossici e non corrosivi. Le associazioni nazionali sostengono che dovrebbero ridurre il loro consumo energetico nel complesso.