Il Dipartimento del Commercio ha emesso una decisione finale in merito a casi commerciali riguardanti le importazioni di estrusi di alluminio da 14 paesi, tra cui la Cina. Il Dipartimento ha imposto dazi antidumping con aliquote che vanno dal 2,02% al 376,85% e dazi compensativi con aliquote che vanno dall’1,44% al 168,81%.


“La US Aluminium Extruders Coalition e il sindacato United Steelworkers (USW) hanno riferito che queste determinazioni finali sono un altro passo fondamentale per rimediare al pregiudizio causato dal dumping illegale da parte dei produttori esteri di estrusione di alluminio, molti dei quali hanno anche beneficiato di sussidi sleali”, ha dichiarato Robert DeFrancesco, consulente commerciale dei firmatari e partner dell’International Trade Practice di Wiley Rein LLP, ha dichiarato Robert DeFrancesco, consulente commerciale dei firmatari e socio dell’International Trade Practice di Wiley Rein LLP. “L’industria statunitense si aspetta di essere sollevata da queste importazioni sleali quando la Commissione per il Commercio Internazionale degli Stati Uniti emetterà la sua sentenza definitiva nel novembre 2024”.


Il comunicato del Dipartimento del Commercio sottolinea che, mentre molti estrusori stranieri saranno soggetti a tariffe significative a seguito delle decisioni odierne, i firmatari attendono con ansia le tariffe definitive calcolate nel processo di revisione amministrativa del Dipartimento del Commercio tra un anno. Le tariffe stabiliscono oggi i tassi di deposito in contanti; in ultima analisi, l’onere tariffario finale sarà determinato attraverso il processo di revisione amministrativa del Dipartimento del Commercio. Pertanto, queste tariffe potrebbero aumentare in un secondo momento e gli importatori statunitensi dovranno retroattivamente pagare ulteriori tariffe.