L’Associazione Spagnola dell’Alluminio (AEA), che rappresenta più di 600 aziende del settore, ha pubblicato il rapporto sui tassi di riciclo degli imballaggi in alluminio, redatto dall’Associazione per il Riciclaggio dei Prodotti in Alluminio (ARPAL). Lo studio afferma che nel 2023 la Spagna ha riciclato 79.957 tonnellate di imballaggi in alluminio, pari al 52,2% del totale degli imballaggi immessi sul mercato nel corso dell’anno.
Questi dati sono ottenuti applicando la nuova metodologia stabilita dalla Direttiva (UE) 2018/852 e sviluppata con la Decisione 2019/665. L’ultima metodologia ha portato a unaumento delle tonnellate di alluminio riciclato eha modificato il punto di misurazione per tenere conto dell’alluminio privo di impurità. È importante notare che quasi la metà dell’alluminio recuperato proviene dalla raccolta differenziata, il che indica un crescente impegno pubblico verso il riciclo.
La quantità totale di imballaggi in alluminio immessi sul mercato raggiungerà le 153.064 tonnellate nel 2023. La Direttiva Europea 2018/852 stabilisce che il 50% di riciclo deve essere raggiunto entro il 2025 e il 60% entro il 2030. Grazie alla crescente partecipazione dei cittadini e al miglioramento degli impianti di selezione, la Spagna ha già raggiunto l’obiettivo del 2025.
Gonzalo de Olabarria, segretario generale dell’AEA, ha sottolineato l’importanza del riciclo dell’alluminio per l’ambiente e l’economia. “Tutto l’alluminio recuperato viene riciclato, il che lo rende il materiale più prezioso nel settore degli imballaggi e in altre applicazioni”. De Olabarria ha anche attribuito il successo dei tassi di riciclo al lavoro costante di associazioni come l’AEA, che promuovono i benefici del riciclo e la circolarità dell’alluminio.
Nel campo dell’edilizia, il riciclo dell’alluminio raggiunge un tasso superiore al 95%, consolidandolo come materiale chiave per l’edilizia sostenibile. La Direttiva europea 2008/98/CE sui rifiuti e la Direttiva 2018/851/UE, insieme alla Legge sui Rifiuti e sui Suoli Contaminati in Spagna, richiedono il riciclo dell’alluminio nel settore dell’edilizia. il riciclaggio dei rifiuti da costruzione e demolizione raggiunge almeno il 70% in peso. L’alluminio supera questo obiettivo, supportato da diverse fonti ufficiali.
L’alluminio è notevole per la sua riciclabilità al 95% senza perdere le sue proprietà e il processo di riciclo richiede solo il 5% dell’energia necessaria per produrre nuovo alluminio, con un risparmio energetico del 95%. Inoltre, l’alluminio è riciclabile all’infinito: il 75% dell’alluminio prodotto negli ultimi 100 anni è ancora in uso.
Ogni anno ARPAL realizza uno studio per conoscere le tonnellate di imballaggi in alluminio recuperate presso gli impianti di gestione dei rifiuti. I dati di questo studio integrano quelli forniti da ECOEMBES (imballaggi in alluminio recuperati attraverso il contenitore giallo, gli impianti di smaltimento e compostaggio e le raccolte differenziate fuori casa) e insieme costituiscono la pubblicazione annuale di ARPAL sul tasso di riciclo degli imballaggi in alluminio.
L’obiettivo principale di ARPAL è quello di incoraggiare i cittadini a riconoscere i contenitori in alluminio e a conoscere l’importanza del loro riciclo e, quindi, a depositare più contenitori nel contenitore giallo.
ARPAL contribuisce da 30 anni a dare una nuova vita all’alluminio e insieme hanno realizzato centinaia di attività per promuovere il riciclo degli imballaggi in alluminio. Secondo ARPAL, L’alluminio recuperato è un’ottima materia prima per la rifabbricazione di prodotti in alluminio, poiché le sue proprietà non cambiano durante il processo di riciclo. Infatti, le proprietà del materiale rimangono invariate durante il processo di riciclo, Il 75% di tutto l’alluminio che è stato prodotto per 100 anni è ancora in uso oggi,sotto forma di vari prodotti, grazie al riciclo.
Un altro vantaggio del riciclo dell’alluminio è il risparmio energetico: la produzione di prodotti in alluminioriciclato consente di risparmiare il 95% dell’energia necessaria per produrlo dalla bauxite.