Julieta Nair Namuncurá, 28 anni, originaria di Neuquén (Argentina), combina arte e impegno sociale per trasformare i rifiuti in simboli di resilienza. Conosciuta nella scena di strada come “Unicornia”.
Namuncurá ha canalizzato la sua vocazione creativa in “Palacio de rosas”, un progetto che riutilizza le lattine di alluminio scartate per trasformarle in fiori. “La mia arte è molto semplice, ma permette di creare bellezza a partire dai rifiuti”, spiega la giovane, che collega questa sensibilità alle sue radici mapuche e all’eredità spirituale del suo parente, il beato Ceferino Namuncurá, di cui è nipote di terzo grado.
Distinta nel 2023 dalla provincia di Neuquén come Giovane Eccellente per Progetto Innovativo, Julieta lavora come volontaria nella parrocchia María Madre del quartiere Alta Barda, dove ha conosciuto persone che vivono della discarica.
Julieta ha assemblato più di 3.000 rose che custodisce in spazi come il Teatro Atenea e la caffetteria Blume della sua località. A metà luglio ha allestito un’installazione di 300 fiori di latta in una confetteria.
La sua ambizione è ampliare “Palacio de rosas” a 11.100 unità e portarlo in sedi aziendali e pubbliche – da Hilton a Pan American Energy – per promuovere l’economia circolare e l’arte sostenibile.
Nonostante viva oggi senza una dimora fissa, Namuncurá rafforza il suo progetto alternando mostre d’arte, fiere e la vendita di biscotti della fortuna vegani. “Sono un’artista ‘homeless’, ma dove mi accolgono porto buone vibrazioni. Ho dedicato la mia vita all’arte a tempo pieno”, afferma con determinazione. Con la sua opera, cerca non solo di abbellire gli spazi, ma anche di incentivare la partecipazione dei cittadini allo sviluppo sostenibile.