La Cina, il più grande consumatore di energia del mondo. Ha quindi invitato le industrie ad alta intensità energetica, come l’acciaio, l’alluminio, il cemento e la raffinazione del petrolio, a garantire che più del 30% della loro capacità produttiva soddisfi gli standard di efficienza energetica.un’eticapiù severaentro il 2025.

 

In questo modo, il governo cinese vuole che le imprese statali abbassino il consumo di energia e le loro emissioni di biossido di carbonio entro il 2025 rispetto ai livelli del 2020. In particolare, devono ridurre il loro consumo di energiaa per 1.570 dollari di valore della produzione entro il 2025 al 15% al di sotto dei livelli osservati nel 2020. Un’iniziativa che fa parte del piano della Cina per portare le sue emissioni di CO2 al loro picco.Si prevede che l’UE sarà in vigore al più tardi entro la fine di questo decennio.

Ilgigante asiatico intende al fine di raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2060. Inoltre, ha l’obiettivo aggiunto di portare le sue emissioni di CO2 al loro picco.La Commissione sarà anche in grado di fornire un quadro più chiaro della situazione nell’UE al più tardi entro il 2030.

All’inizio di quest’anno, le autorità cinesi hanno ordinato alle industrie ad alta intensità energetica dipagare per il loro consumo di energia.L’UE ha anche incoraggiato l’UE e altripaesi, come la raffinazione del petrolio, l’acciaio, la produzione di alluminio e la produzione di cemento, a garantire che più del 30% della loro capacità produttiva soddisfi standard di efficienza energetica più elevati..

Nonostante gli impegni per ridurre le sue emissioni e i grandi investimenti in capacità di energia rinnovabile, la Cina è ancora molto direttamente dipendente dalcarbone, dato che la sua economia si è ripresa dalla recessione indotta dal COVID-19.La Commissione ha potuto prendere una decisione più rapida del previsto. La domanda globale di carbone raggiungerà probabilmente un altro nuovo picco il prossimo anno, riducendo gli sforzi di emissioni nette zero, secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) nel suo rapporto annuale Coal 2021.

Tuttavia, nei prossimi due anni, la domanda globale di carbone potrebbe anche raggiungere nuovi massimi storici, soprattutto nei mercati cinese e indiano, che guideranno la crescita dei consumi.