A novembre il Consiglio ha adottato formalmente il regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio. Le nuove norme ridurranno in modo significativo la produzione di rifiuti di imballaggio fissando obiettivi vincolanti di riutilizzo, limitando alcuni tipi di imballaggi monouso e imponendo agli operatori economici di ridurre al minimo gli imballaggi utilizzati. Il regolamento copre l’intero ciclo di vita degli imballaggi.


Queste nuove norme propongono obiettivi per il 2030 e il 2040 per una percentuale minima di contenuto riciclato (fino al 65% per le bottiglie di plastica monouso entro il 2040); prevedono inoltre di ridurre al minimo il peso e il volume degli imballaggi e di evitare gli imballaggi non necessari, nonché di ridurre al minimo le sostanze che destano preoccupazione, tra cui la limitazione della commercializzazione di imballaggi a contatto con gli alimenti contenenti sostanze perfluorurate e polifluorurate alchilate (PFAS) se superano determinate soglie.


I requisiti di etichettatura, marcatura e informazione (ad esempio sulla composizione del materiale o sul contenuto riciclato) dovrebbero facilitare la selezione e le scelte dei consumatori.


Imballaggi in plastica monouso
Le nuove regole introducono restrizioni sugli imballaggi in plastica monouso per: frutta e verdura preconfezionata di peso inferiore a 1,5 kg; alimenti e bevande riempiti e consumati all’interno di hotel, bar e ristoranti; porzioni individuali di condimenti, salse, panna e zucchero in hotel, bar e ristoranti; piccoli prodotti cosmetici e da toilette monouso utilizzati nel settore ricettivo (ad esempio flaconi di shampoo o lozioni per il corpo) e sacchetti di plastica molto leggeri (ad esempio quelli offerti nei mercati di alimentari sfusi).



Obiettivi di riutilizzo e obblighi di riempimento
Il regolamento stabilisce nuovi obiettivi vincolanti di riutilizzo per il 2030 e obiettivi indicativi per il 2040. Gli obiettivi variano a seconda del tipo di imballaggio utilizzato dagli operatori (ad esempio, obiettivi vincolanti del 40% per gli imballaggi per il trasporto e la vendita e del 10% per gli imballaggi raggruppati).
In base alle nuove regole, i locali da asporto dovranno offrire ai clienti la possibilità di portare con sé i propri contenitori da riempire con bevande calde o fredde o cibi pronti, senza alcun costo aggiuntivo.



Prossimi passi
L’adozione formale da parte del Consiglio ha segnato l’ultimo passo della procedura legislativa ordinaria. Il regolamento sarà ora pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’UE ed entrerà in vigore. Il regolamento si applicherà 18 mesi dopo la data di entrata in vigore.



La preoccupante situazione attuale
Sebbene i tassi di riciclaggio siano aumentati nell’UE, la quantità di rifiuti di imballaggio generati sta crescendo più velocemente di quella riciclata. Nel 2022, l’UE ha generato quasi 186,5 chilogrammi di rifiuti di imballaggio a persona, di cui 36 chilogrammi di imballaggi in plastica. Ciò significa che ogni giorno nell’UE si produce mezzo chilogrammo di rifiuti di imballaggio a persona.