Hydro ha presentato i suoi risultati e piani strategici nel suo Investor Day 2025, sottolineando i progressi verso la transizione all’alluminio verde e la sua capacità di generare valore nonostante l’incertezza del mercato. La società chiuderà cinque stabilimenti di Estrusione in Europa per ottimizzare le operazioni, con un costo di ristrutturazione di 1,9 miliardi di NOK (corone norvegesi), circa 186,8 milioni di dollari, e un risparmio annuo di 500 milioni di NOK (49,15 milioni di dollari) a partire dal 2027.

Parallelamente, Hydro ha lanciato un programma di adeguamento del personale e riduzione dei costi che prevede un risparmio di 1 miliardo di NOK all’anno a partire dal 2026. Il suo piano di miglioramento avviato nel 2024 è ancora in corso, con 1,2 miliardi di NOK previsti quest’anno e un obiettivo di 6,5 miliardi per il 2030.

L’EBITDA rettificato di Hydro tra il quarto trimestre del 2024 e il terzo trimestre del 2025 ha raggiunto 31 miliardi di NOK, rispetto ai 22,4 miliardi del 2024, riflettendo una solida ripresa in un contesto di mercati volatili. L’azienda mantiene la sua disciplina di capitale, con un CAPEX previsto di 13,5 miliardi di NOK per il 2025-2026.

Hydro continua a progredire nell’energia rinnovabile e nella decarbonizzazione. Il nuovo impianto di pompaggio Illvatn in Norvegia fornirà 48 MW e 107 GWh all’anno per la sua produzione di alluminio, mentre accordi strategici in Norvegia e Canada assicurano la fornitura di energia pulita fino al 2045. La società prevede di ridurre le proprie emissioni di CO2 del 15% entro la fine del 2025, superando il suo obiettivo iniziale.

In materia di sostenibilità e sociale, Hydro ha sostenuto più di 300 progetti comunitari nel 2025 e ha già raggiunto 250.000 persone attraverso programmi educativi, avvicinandosi al suo obiettivo di 500.000 per il 2030.

Inoltre, la società promuove i suoi ricavi verdi, con prodotti a basse emissioni di carbonio e riciclati in aumento di oltre il 50% da inizio anno, incluso un accordo di vendita di Hydro REDUXA con NKT per un massimo di 274.000 tonnellate, stimato in 1 miliardo di euro.

Il CEO, Eivind Kallevik, sottolinea: “L’alluminio continuerà a essere fondamentale nella transizione verde. La nostra posizione geografica e la catena del valore integrata ci consentono di affrontare la volatilità e di guidare il percorso verso l’alluminio a zero emissioni nette con energia rinnovabile”.