HEINEKEN VENDE POCO IN ASIA
Le buone previsioni non si sono avverate per il gigante olandese della birra Heineken, che ha confermato che le sue vendite di birra sono diminuite del 5,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In particolare, la multinazionale della birra precisa che il calo più forte del previsto delle vendite di birra nel terzo trimestre è dovuto in parte alle restrizioni Covid-19, che ha colpito direttamente i volumi di vendita in Vietnam, uno dei suoi tre mercati principali, per più della metà.
In particolare, le vendite dell’Asia-Pacifico sono diminuite del 37,4% perché le restrizioni Covid-19 hanno colpito Cambogia, Indonesia, Malesia e Vietnam. Il secondo produttore di birra più grande del mondo ha detto che ha venduto il 5,1% in meno di birra su una base comparabile rispetto all’anno precedente. Il Vietnam, costantemente una delle economie in più rapida crescita dell’Asia, ha subito una contrazione record nel terzo trimestre quando un’epidemia della variante delta del coronavirus ha portato a un blocco serrato nel centro commerciale di Ho Chi Minh City.
L’ingorgo della città ha cominciato ad attenuarsi questo ottobre e, anche se i bar rimangono chiusi, l’amministratore delegato di Heineken Dolf van den Brink dice che ci sono segni di ripresa nella regione Asia-Pacifico.
Anche le vendite europee hanno deluso, non riuscendo a raggiungere l’aumento previsto. Heineken crede che la debolezza rifletta in parte il cattivo tempo estivo nel nord Europa, anche se ha anche affrontato problemi logistici in Gran Bretagna. I rivali Anheuser-Busch InBev e Carlsberg devono fornire aggiornamenti sul terzo trimestre domani.