Heineken, uno dei maggiori produttori di birra al mondo, ha annunciato un calo nelle vendite nella prima metà del 2025, influenzato principalmente dal calo del volume di birra in Brasile, Stati Uniti e in alcune zone d’Europa. I ricavi netti del gruppo sono stati pari a 14,2 miliardi di euro, rispetto ai 14,8 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente.
Nonostante il calo delle vendite, l’utile operativo rettificato è aumentato del 7,4% su base annua, raggiungendo i 2,02 miliardi di euro, superando le aspettative del mercato. Anche l’utile netto ha registrato una ripresa, raggiungendo i 744 milioni di euro, invertendo la perdita registrata nel primo semestre del 2024.
L’azienda attribuisce il calo dei volumi in Europa e negli Stati Uniti a controversie sui prezzi con i rivenditori e a un rallentamento dei consumi legato alle tendenze salutistiche e ai cambiamenti nelle abitudini dei consumatori. Tuttavia, regioni come l’Asia e l’Africa hanno mostrato una solida crescita, con incrementi in mercati chiave come Vietnam, India e Messico.
In Brasile, nonostante le sfide economiche, Heineken mantiene una posizione competitiva sul mercato. La società ha realizzato risparmi per 300 milioni di euro sui costi durante il primo semestre e ha aumentato il suo obiettivo annuale a 500 milioni di euro per migliorare l’efficienza operativa.
Heineken mantiene una prospettiva positiva per l’intero anno, con un obiettivo di crescita dell’utile operativo rettificato tra il 4% e l’8%. L’azienda sta valutando strategie per mitigare gli impatti dei dazi commerciali, inclusi possibili adeguamenti nella catena di produzione.