La Secretaría Regional Ministerial de Salud de la Región Metropolitana de Santiago Chile (Seremi) ha confermato che milioni di lattine di conserve vendute come “sugarello” in supermercati, negozi di quartiere e persino nelle mense scolastiche statali, in realtà contenevano sgombro.

La presidente dell’associazione dei Pescatori Industriali del Biobío, Macarena Cepeda Godoy, ha apprezzato la verifica effettuata dall’autorità sanitaria. “Il lavoro della Seremi conferma ciò che abbiamo denunciato: in Cile vengono commercializzate più di 30 milioni di lattine che, sotto l’etichetta di ‘sugarello’, nascondevano specie diverse e di minor valore nutrizionale”, ha dichiarato Cepeda.

La dirigente ha definito il caso come “una frode di grande portata che colpisce anche i programmi di alimentazione scolastica, dove migliaia di bambini ricevono un prodotto che non corrisponde a quanto dichiarato sulla sua etichetta. È un fatto gravissimo che attenta alla fiducia pubblica e inganna i consumatori, e merita una ferma condanna da parte di tutti gli attori coinvolti”.

Cepeda ha inoltre sottolineato l’importanza del sugarello cileno come patrimonio alimentare nazionale. “È un pesce riconosciuto a livello mondiale per il suo apporto nutrizionale, accessibile alle famiglie e lavorato in impianti della Regione del Biobío che generano posti di lavoro di qualità, soprattutto per le donne”, ha aggiunto.