L’ANFACO ha chiesto a diversi decisori europei di sostenere l’industria della pesca, in particolare per quanto riguarda la liberalizzazione dei mercati e delle condizioni nei confronti dei paesi terzi, nonché l’innovazione necessaria in questo momento per fare un salto di qualità in settori consolidati come quello alimentare marino. Al Commissario europeo per la pesca è stato chiesto di definire la sua posizione sull’industria di trasformazione della pesca in vista della revisione della nuova Politica Comune della Pesca e di spiegare in che modo sarà garantita la sua competitività di fronte alla crescente concorrenza sleale.


Inoltre, al candidato a Commissario per l’Agricoltura e l’Alimentazione Christophe Hansen viene chiesto se la nuova visione per l’Agricoltura e l’Alimentazione, che dovrà sviluppare nei suoi primi 100 giorni, terrà conto delle specificità della catena di valore della pesca e dell’acquacoltura e, in caso affermativo, se si coordinerà con il settore. Al candidato alla carica di Commissario per il Commercio e la Sicurezza Economica, Maroš Šefčovič, viene chiesto di inasprire le posizioni negoziali della Commissione Europea su prodotti considerati sensibili, come il tonno in scatola, escludendoli dagli accordi di liberalizzazione invece di stabilire quote progressive con i Paesi terzi. Infine, al Vicepresidente esecutivo per la Strategia Industriale e la Prosperità, Stéphane Séjourné, viene chiesto di riconsiderare una riorganizzazione dell’ecosistema R&S&I che promuova l’innovazione in settori consolidati come quello dei frutti di mare. A tal fine, la figura delle organizzazioni no-profit, come i centri tecnologici spagnoli, potrebbe svolgere un ruolo chiave nel riunire esperimenti pilota e ambienti collaborativi vicini alle industrie, soprattutto alle PMI, e nell’affrontare le sfide della transizione verde e digitale. I Commissari dovranno rispondere alle domande degli eurodeputati entro l’11 ottobre, prima delle audizioni davanti alle varie commissioni parlamentari che esamineranno in modo più approfondito le questioni sollevate. Questo è essenziale non solo per stabilire le priorità delle diverse questioni, ma anche perché la Spagna possa promuovere decisioni legislative in linea con le sue esigenze fin dal primo giorno. Nelle dichiarazioni del Segretario Generale, Roberto Alonso: “Non perderemo nessuna occasione per difendere le esigenze della filiera del mare. Siamo un punto di riferimento mondiale in termini di qualità, sostenibilità e competitività dei prodotti ittici, ma questo è continuamente minacciato dalla mancanza di condizioni di parità e dalle decisioni inerziali della Commissione, che continua ad aprire il nostro mercato senza sufficienti garanzie. Inoltre, il ruolo dell’industria di trasformazione deve essere rafforzato nella nuova PCP, in quanto agente di influenza globale nella gestione della pesca, ricordando che importiamo più del 60% del pesce e dei frutti di mare che consumiamo in Europa. In questo contesto di rilevanza globale, più industria significa un futuro migliore e un successo nella lotta alla pesca INN. Si prevede che i nuovi commissari possano entrare in carica il 1° novembre o il 1° dicembre, a seconda dell’andamento delle sessioni e delle votazioni.