Ambientalisti del Rhode Island forniscono tutti i dettagli del Sistema di Deposito e Restituzione dei contenitori per evitare che la disinformazione su questo tema continui a diffondersi da parte di alcuni oppositori di questa iniziativa.
Uno dei principali malintesi è che il deposito sia stato erroneamente etichettato come una “tassa”. I sostenitori sottolineano che un deposito è completamente rimborsabile, a differenza di una tassa . “Viene restituito immediatamente dopo la restituzione del contenitore, come avviene con i fusti di birra”, spiegano.
Smentiscono anche che il progetto influenzi il bilancio statale: tutti i costi sarebbero sostenuti dai produttori, a differenza di un’altra proposta (H6205/S939) che eliminerebbe l’attuale tassa sui contenitori e ridurrebbe le entrate statali fino a 3,5 milioni di dollari all’anno.
Secondo un sondaggio condotto da Save The Bay a febbraio, il 58% dei residenti del Rhode Island sostiene il sistema di deposito dopo aver conosciuto gli argomenti a favore e contro. Persino uno studio finanziato dall’industria ha rivelato un sostegno nazionale superiore al 75%.
I sostenitori denunciano l’uso di tattiche ingannevoli per mobilitare i cittadini anziani, alcuni in case di riposo, a esprimere il loro rifiuto attraverso chiamate gestite dagli oppositori.
Inoltre, chiariscono che il sistema proposto non obbligherà i distributori a gestire i contenitori né i rivenditori a raccoglierli, affrontando così le preoccupazioni storiche del settore. La Rhode Island Resource Recovery Corporation, responsabile del riciclaggio statale, non si oppone ai progetti e ha identificato benefici operativi associati.