Il partner di Alcoa in Alumina, dopo la crisi dell’impianto, sta registrando profitti. Gli esperti sono convinti che Alumina Limited (proprietaria del 40% della fabbrica di San Cibrao) raggiungerà un utile netto di circa 230 milioni di euro nonostante il dimezzamento della produzione dell’impianto spagnolo.
Tuttavia, nonostante la delicata situazione attuale, l’azienda australiana, partner di Alcoa in Alúmina Española e nel suo stabilimento di San Cibrao, vede un futuro con opportunità di crescita nelle energie rinnovabili, mentre il tempo migliora nello stabilimento galiziano. “È un materiale fondamentale per la generazione fotovoltaica, le auto elettriche e la trasmissione”, ribadisce il proprietario del 40% di Alúmina Española.
Alcoa World Alumina and Chemicals (AWAC), come viene chiamata la joint venture con Alcoa, è, secondo Alumina Limited, “un esempio unico di raffinerie a basse emissioni e a basso costo”. A questo proposito, l’azienda sottolinea che le emissioni di anidride carbonica necessarie per produrre una tonnellata di allumina, successivamente trasformata in alluminio, sono state ridotte del 31% dal 2015 a 13,1 tonnellate di CO2 per tonnellata di prodotto.
Da un lato, questo aumento di prezzo significherà un’altra possibilità per Alumina Ltd. di aggirare la buca che sta attraversando qui a San Cibrao. D’altra parte, gli analisti sono concordi nel ritenere che Alumina Australia chiuderà con un utile netto di 230 milioni di dollari (circa 234 milioni di euro al cambio attuale).
Quest’anno Alúmina Española ha finalmente risentito delle pressioni generate dalla crisi energetica che ha colpito il settore elettrico. Questo è dimostrato quando il gas naturale rappresenta il 60% dei loro investimenti con piccole modifiche. Tuttavia, per evitare che Alúmina Española subisca licenziamenti o riduzioni dei turni di lavoro, l’azienda ha comunicato che non ci saranno licenziamenti. Da ottobre, il tasso di produzione è di 2.200 tonnellate e rientra nei limiti annunciati a luglio. “Ma anche così, la raffineria genera una significativa perdita di margine negativo per tonnellata di allumina”, ha spiegato Alcoa, che possiede il 60% del capitale. La multinazionale ha sottolineato che continua a monitorare la situazione per valutare se intraprendere ulteriori azioni nei prossimi mesi.