Gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno raggiunto un accordo che fissa una tariffa generale del 15% sulla maggior parte delle esportazioni europee, evitando così un’escalation commerciale che sarebbe iniziata il 1° agosto con tasse del 30%. La misura riguarda settori chiave come quello automobilistico, farmaceutico e dei semiconduttori.
L’accordo, annunciato da Ursula von der Leyen dalla Scozia, stabilisce anche una tariffa zero per prodotti strategici come aeromobili, semiconduttori, alcuni prodotti chimici e agricoli, tra cui frutta secca, formaggi e alimenti per animali domestici. Un documento congiunto non vincolante con i dettagli dell’accordo sarà pubblicato a breve.
Per quanto riguarda l’acciaio e l’alluminio europei, sono ancora in fase di negoziazione i termini di un nuovo sistema di quote che sostituirà l’attuale tariffa del 50%. Si prevede che le importazioni all’interno della quota saranno tassate con tariffe preferenziali e che l’eccedenza manterrà l’attuale imposta.
Inoltre, l’UE si impegna a facilitare investimenti privati per 600.000 milioni di dollari negli Stati Uniti e ad acquistare energia statunitense per 750.000 milioni fino al 2029, anche se l’acquisto dipenderà da aziende private. In ambito tecnologico, Von der Leyen ha sottolineato l’importanza dei chip di intelligenza artificiale statunitensi per lo sviluppo industriale europeo.