Il governo del Regno Unito ha annunciato le tariffe che i produttori dovranno affrontare durante il primo anno, che entreranno in vigore a ottobre.
Questi pagamenti, calcolati per tonnellata, copriranno i costi di PackUK, l’amministratore del sistema EPR, oltre a fornire alle autorità locali entrate aggiuntive per affrontare le spese di riciclo e gestione dei rifiuti.
Jason Galley, direttore esecutivo della MPMA, ha commentato: “Le tariffe base finali per l’EPR degli imballaggi rappresentano un progresso positivo, con riduzioni incoraggianti per alluminio e acciaio che riflettono meglio il loro contributo all’economia circolare”.
Tuttavia, le tariffe assegnate agli imballaggi metallici non devono essere considerate isolatamente, ma in confronto con altri materiali. La differenza fondamentale persiste quando queste tariffe vengono applicate a prodotti reali, il che genera un incentivo economico a optare per materiali più leggeri ma più difficili da riciclare.
Sebbene siano stati apportati adeguamenti alle tariffe base, il ruolo unico del metallo nel promuovere l’economia circolare del Regno Unito continua a non essere pienamente valorizzato all’interno del sistema EPR, mettendo a rischio le aziende che puntano su imballaggi altamente riciclati e circolari.
Pur apprezzando che Defra abbia valutato con criterio le prove presentate da MPMA, riteniamo che la tariffazione per gli imballaggi metallici nel sistema EPR britannico dovrebbe essere più allineata ai modelli europei, dove le tariffe per acciaio e alluminio sono considerevolmente inferiori rispetto a materiali più leggeri e meno riciclati.
Siamo convinti che l’EPR per gli imballaggi possa diventare una legislazione esemplare. Continueremo a collaborare c