Il nuovo Regolamento europeo sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, recentemente approvato dal Parlamento europeo, sarà obbligatorio per gli Stati membri. Questo regolamento introduce misure più restrittive rispetto a quelle attuali. In alcuni casi estenderà i termini di conformità fino al 2040. Gli imballaggi prodotti e commercializzati dovranno essere riciclabili al 100%, ad eccezione di quelli che presentano qualche tipo di innovazione, che saranno esenti da questo obbligo.


Lo scopo del regolamento europeo è molto chiaro: ridurre l’impatto degli imballaggi sull’ambiente. I capitoli più importanti del regolamento sono le definizioni e la libera circolazione. I flussi di lavoro sono cinque: prevenzione, riutilizzabilità, riciclabilità, compostabilità e contenuto riciclato.


La libera circolazione è una questione fondamentale e i membri dell’Unione Europea devono impegnarsi a non vietare, limitare o ostacolare la commercializzazione di imballaggi con questo grado di sostenibilità. Non è chiaro cosa possano fare i paesi che ritengono che la libera circolazione sia violata da misure come tasse o difficoltà varie per l’ingresso di questi prodotti in imballaggi riciclabili al 100%.


Il nuovo regolamento prevede che entro il 2030 ogni unità di imballaggio dovrà essere ridotta al minimo necessario per svolgere la sua funzione e questo dovrà essere dimostrato giustificando l’effettivo utilizzo della quantità minima necessaria di imballaggio. Saranno vietati gli imballaggi con doppie pareti, falsi fondi o strati inutili.
Anche gli spazi vuoti dovranno essere ridotti al minimo indispensabile, soprattutto per quanto riguarda gli imballaggi per la vendita, gli imballaggi raggruppati e gli imballaggi per il trasporto. Inoltre, gli Stati membri dovranno ridurre gli imballaggi generati pro capite e ogni Stato membro dovrà emanare le proprie norme in merito.


Inoltre, il contenitore deve essere progettato per essere riutilizzato o riempito più volte, con il maggior numero possibile di viaggi o rotazioni. Deve anche essere in grado di essere svuotato o scaricato, oltre a poter essere ricondizionato. Il regolamento ha fissato obiettivi specifici per le bevande alcoliche e non alcoliche, per gli imballaggi terziari e per le casse di raggruppamento. Gli imballaggi per il trasporto tra siti devono essere riutilizzabili.
L’aspetto più importante è che entro il 2030 tutto dovrà essere riciclabile in fase di progettazione ed entro il 2035 dovrà essere riciclabile su larga scala. Ciò significa che il design dell’imballaggio e i suoi componenti devono garantire la riciclabilità con processi di raccolta, selezione e riciclaggio collaudati in un ambiente operativo. Per valutare se gli imballaggi sono riciclabili o meno, nel 2028 verranno pubblicate delle linee guida.


Entro il 2038 non potrà essere immesso sul mercato alcun prodotto che non sia riciclabile fino all’80%. Sono esclusi da questo obbligo gli alimenti per bambini, le merci pericolose, alcuni imballaggi minori e alcune materie prime come il sughero o il legno.