ANFACO-CECOPESCA accoglie con favore la separazione tra Pesca e Ambiente e attende con grande interesse di conoscere le linee di lavoro che verranno definite dal nuovo Commissario, Costas Kadis. In particolare, l’organizzazione gli invierà la stessa lettera che, una settimana fa, è stata inviata al Presidente Von der Leyen, chiedendo l’avvio di un Dialogo Strategico per la Pesca, l’Acquacoltura e l’Alimentazione, al fine di stabilire le peculiarità della filiera mare-industria nella nuova visione del sistema alimentare europeo. La revisione della Politica Comune della Pesca non è sufficiente per affrontare le sfide immediate del settore.
La richiesta sembra prendere sempre più forza, dal momento che il termine “cibo” è di nuovo incluso nel portafoglio dell’Agricoltura, mentre la Pesca è coinvolta negli aspetti degli Oceani e della loro crescita blu, con una varietà di attività, come il trasporto marittimo, l’estrazione mineraria sottomarina, la biotecnologia, il turismo, ecc. Attività che dovrebbero essere incluse nell’annunciato primo patto sugli oceani, affidato al Commissario.
Per tutti questi motivi, ANFACO-CECOPESCA rafforza le proprie aspettative nei confronti del nuovo Commissario per la Pesca e gli Oceani, Costas Kadis, chiedendo la sua attenzione per il settore al fine di garantire l’accesso alle risorse della pesca e dell’acquacoltura nel mercato europeo per i prossimi anni, in un modo che sia accessibile per i cittadini, e per il quale l’industria di trasformazione deve assumere un ruolo prioritario nel suo portafoglio. Ciò richiede anche il massimo coordinamento con il portafoglio Agricoltura e Alimentazione, in quanto si tratta di aspetti del sistema alimentare stesso.
Infine, bisogna congratularsi con il nuovo Commissario per il Commercio e la Sicurezza Economica, Maroš Šefčovič, nella speranza che riorienti e rallenti i negoziati degli accordi di libero scambio attualmente in vigore, come quello con la Thailandia e l’Indonesia, se non rispettano l’esclusione di prodotti sensibili, come il tonno in scatola, e se rompono la “parità di condizioni”.