La Gazzetta Ufficiale dello Stato (BOE) ha pubblicato il tanto atteso bando per gli aiuti all’industria di trasformazione della pesca e dell’acquacoltura. Questi aiuti, inquadrati nei fondi europei del PRTR, hanno uno stanziamento iniziale di 20 milioni di euro, che può essere esteso fino a 40 milioni di euro, secondo ANFACO-CECOPESCA.
Le aziende del settore hanno 30 giorni di tempo per presentare progetti per adattare le loro fabbriche alle nuove sfide della sostenibilità e della digitalizzazione.
Un risultato dopo un lungo processo Dopo la richiesta avviata da ANFACO-CECOPESCA nel giugno 2022, l’industria della lavorazione del pesce e dei frutti di mare ha finalmente un progetto specifico per sostenere gli investimenti nell’ambito del Piano di Recupero, Trasformazione e Resilienza (PRTR). Dopo l’esclusione di questa attività dal PERTE Agroalimentare a causa del Regolamento Europeo 651/2014, la richiesta di ANFACO-CECOPESCA è stata unanime e condivisa dal settore per trovare una soluzione che richiedesse la preparazione di un dossier specifico da parte del Governo spagnolo alla Commissione Europea per richiedere l’autorizzazione dello strumento.
L’impegno, assunto nei confronti dell’industria conserviera dal Ministro dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione, Luis Planas, è stato trasmesso al settore nel settembre 2022 e il Segretariato Generale della Pesca ha assunto un ruolo trainante nel dialogo, fino ad ottenere una risposta favorevole da Bruxelles all’inizio del 2024, come indicato dal responsabile della Pesca di Boiro (A Coruña) durante un incontro con ANFACO-CECOPESCA lo scorso febbraio.
Dettagli del Regio Decreto La bozza del Regio Decreto è stata sottoposta a consultazione pubblica il 10 maggio 2024 e le Basi sono state pubblicate il 9 luglio 2024, adattando gli aspetti che erano richiesti dalla giustificazione tecnica. Il bando pubblicato consentirà al settore della pesca e della trasformazione dell’acquacoltura di accedere ai finanziamenti per i progetti che prevedono un investimento superiore a 1,5 milioni di euro e che dovranno essere realizzati entro il 30 giugno 2026.
L’aiuto può coprire fino al 50% del costo dell’investimento, con un importo massimo di 5 milioni di euro. Gli aiuti sono destinati a misure di efficienza energetica.
L’obiettivo è quello di raggiungere la piena partecipazione del settore, esaurendo i fondi disponibili e riuscendo a mobilitare fino a 100 milioni di euro di investimenti. Roberto Alonso, Segretario Generale, ha dichiarato: “Dopo due anni di sforzi e di monitoraggio, oggi si concretizza il bando per la cosiddetta PERTE MAR-INDUSTRIA, un nome che ANFACO-CECOPESCA ha promosso per evidenziare la rilevanza dell’industria della lavorazione dei frutti di mare. Si tratta di un passo fondamentale per correggere una serie di discriminazioni storiche nelle normative europee. Mentre abbiamo già fatto progressi sugli aiuti de minimis, il nostro prossimo obiettivo è quello di riformare il regolamento europeo sugli aiuti di Stato. Nel frattempo, questo bando rafforza la competitività delle fabbriche spagnole, garantendo occupazione e futuro grazie ai fondi Next Generation. Siamo fiduciosi che le aziende di trasformazione sfrutteranno queste risorse e che il budget del bando dovrà essere aumentato a 40 milioni di euro, dimostrando che il settore è pronto a investire e a prosperare, a patto che gli vengano forniti gli strumenti e il quadro giuridico giusti.