Mantenere l’IVA ridotta per tutti i prodotti della pesca. Si tratta di una delle 30 misure che l’associazione imprenditoriale ANFACO-CECOPESCA ha inviato ai responsabili dei programmi politici, in vista delle elezioni politiche del 23. Il documento copre un totale di nove aree, compresi gli aspetti legislativi e le richieste di una posizione a Bruxelles prima della presidenza spagnola dell’Unione europea.


Roberto Alonso, segretario generale di Anfaco-Cecopesca, ha sottolineato che “Questo è un momento particolarmente importante, segnato da una serie di eventi che hanno ostacolato la competitività delle imprese e ridotto i consumi a causa dell’inflazione. Per questo motivo affrontiamo la stesura di questa proposta con grande responsabilità e urgenza, chiedendo che il settore venga ascoltato attivamente e che le nostre misure vengano recepite in modo efficace, pensate da e per il futuro”.


L’associazione propone inoltre ai politici la creazione di una Direzione Generale per il complesso dell’industria del mare, la necessità di aumentare la competitività industriale e la creazione di un canale per il complesso dell’industria del mare per facilitare la sua protezione ai sensi della Legge sulla catena alimentare, fornire la certezza del diritto con un quadro giuridico stabile, attrarre investimenti, occupazione, promuovere il consumo e generare competitività nel complesso dell’industria del mare.
Alonso ha indicato che “il nuovo governo dovrebbe fare del settore della pesca una priorità, posizionando uno spagnolo come nuovo commissario responsabile degli affari della pesca a partire dal 2024, oltre a promuovere un maggior numero di spagnoli in posizioni dirigenziali nella Commissione europea”.


Qualità, sicurezza alimentare e sostenibilità sono presenti anche nel documento prodotto da Anfaco-Cecopesca. Alcune delle misure proposte includono la limitazione delle frodi dei prodotti vegani di imitazione, l’allineamento del NUTRI-SCORE alle conclusioni della Commissione Europea, la promozione di una revisione del ruolo protettivo del selenio nel pesce e nei frutti di mare e l’inclusione del costo del riciclaggio della plastica monouso nella ricevuta d’acquisto, al fine di sensibilizzare il pubblico.


Infine, il segretario generale dell’Afaco ha ricordato che la Thailandia e l’Indonesia sono un chiaro esempio di minaccia perché non garantiscono un “level playing field”, motivo per cui ritiene che sia fondamentale “collaborazione pubblico-privato in fiere, missioni, degustazioni e campagne con il marchio Spagna, aiuti alle aziende e parità di condizioni negli accordi commerciali dell’UE, con studi d’impatto rigorosi e, nel caso del tonno in scatola, il principale prodotto ittico, la sua totale esclusione in quanto considerato sensibile”.