Il team di ricerca e sviluppo di Trivium mantiene l’accordo di collaborazione con ArcelorMittal per continuare a lavorare sulla ricerca per rendere le estremità easy-open ancora più facili da aprire per i consumatori di tutto il mondo. L’obiettivo non è altro che quello di ottenere un nuovo grado di acciaio sviluppato.
Per diversi mesi, il team di ArcelorMittal ha raccolto dati e lavorato a stretto contatto con Trivium per trovare una soluzione. “Abbiamo capito subito perché Trivium aveva bisogno di ArcelorMittal per migliorare la qualità, ma abbiamo anche capito che volevano ridurre drasticamente la resistenza allo strappo del loro EOE. Per raggiungere entrambi gli obiettivi, abbiamo iniziato a sviluppare una nuova qualità di acciaio per l’EOE”, spiega Tété Dossah, responsabile del coordinamento tecnico degli imballaggi per il Nord Europa e l’esportazione di ArcelorMittal.
Ora i due partner continuano a lavorare per migliorare ulteriormente la nuova qualità e creare coperchi easy-open ancora più sottili, più leggeri e che utilizzano meno risorse. Lo conferma Tété Dossah, responsabile del coordinamento tecnico degli imballaggi per il Nord Europa e l’esportazione di ArcelorMittal.
A questo proposito, Fabrice Leboucher, responsabile dei progetti di R&S e innovazione di Trivium per le EOE e i componenti, aggiunge che “questo progetto è iniziato quando ci siamo resi conto che dovevamo adattare i nostri parametri di lavorazione con l’acciaio di ArcelorMittal” e ribadisce che “insieme abbiamo testato diverse bobine del nuovo acciaio per capire esattamente come funzionavano nel nostro processo produttivo”. I risultati sono stati molto positivi e hanno portato a un significativo aumento della produttività. I risultati dei nostri test hanno confermato che la forza necessaria per aprire l’EOE è stata ridotta di 10 newton, in linea con l’obiettivo di Trivium”, afferma Tété Dossah.
Il nuovo tipo di acciaio è già in uso presso lo stabilimento Trivium di Erftstadt (Germania). “Abbiamo utilizzato il grado anche nel nostro stabilimento di Deventer, nei Paesi Bassi, con un processo leggermente diverso. Il processo di qualificazione è in corso in altri stabilimenti, ma siamo sulla buona strada per aumentare la produzione di EOE con il nuovo acciaio”, conclude Fabrice Leboucher.