L’azienda valenciana di alluminio Baux ha installato un nuovo forno fusorio rotativo inclinabile che aumenterà la capacità produttiva della sua fabbrica di Segorbe a 84.000 tonnellate all’anno. Questa espansione migliora notevolmente la produzione di coils di alluminio, applicando la laminazione a caldo e a freddo, che viene esportata in 12 paesi.
Il nuovo forno, uno dei più grandi d’Europa, ha richiesto un investimento di cinque milioni di euro. Questo si aggiunge ai due forni attualmente in funzione nello stabilimento di Alto Palancia, che attualmente generano 52.000 tonnellate di fogli di alluminio caldo all’anno.
L’azienda utilizza l’alluminio già usato come materia prima, perché è un materiale che può essere riciclato più volte. Ogni anno converte 67.000 tonnellate di rottami metallici in 50.000 tonnellate di alluminio. Applicando la massima dell’economia circolare, contribuendo così alla sostenibilità ambientale, evitando che lattine di alluminio o profili di finestre finiscano nelle discariche. In questo contesto, l’azienda di Segorb, come il resto del gruppo, è certificata come il produttore di alluminio con la più bassa impronta di carbonio in Europa.
L’azienda fa parte del gruppo Baux che, a sua volta, è stato acquisito nel 2018 dal gruppo americano Jupiter Aluminium, dopo un processo di ristrutturazione intrapreso dal fondo NK5, che ha preso il controllo della società.
Il nuovo forno di fusione, più potente dei due esistenti, si trova nella sala esistente. L’azienda ha dovuto modificare l’altezza della struttura per installare il nuovo filtro a sacco e la cappa aspirante che cattura e purifica i gas e le particelle emesse durante la fusione dell’alluminio, che sono “i più avanzati sistemi di prevenzione e controllo dell’inquinamento”. L’investimento complessivo è stato di circa cinque milioni di euro e ha comportato l’incorporazione di 12 nuovi lavoratori nella forza lavoro, la cui formazione è stata fornita anche dall’azienda.