CANTHYNNUS LA NUOVA PROPOSTA PER GODERE DI CIBO IN SCATOLA GOURMET IN ABBONAMENTO

Canthynnus è un nuovo progetto con un’etichetta spagnola per la vendita online specializzata in prodotti di mare in scatola. È unico in quanto ha un sistema di abbonamento che consegna barattoli di pesce e frutti di mare gourmet a casa tua. Indubbiamente, è un’esperienza che può essere goduta anche a casa e un modo per avvicinare il cibo in scatola a un pubblico più giovane, moderno e digitale, a volte non così familiare con questo tipo di prodotto.

La cosa più innovativa è che pagando un abbonamento mensile, a partire da 39,90€, il cliente riceve a casa una selezione di conserve premium, con 4 o 5 lattine scelte dai migliori produttori della Spagna, come Galizia, Cantabria, Valencia o Andalusia.

Le grandi idee emergono in tempi difficili. Canthynnus nacque durante il confino, motivato dalla tenacia di tre fratelli che volevano essere intraprendenti. Visitano e scelgono personalmente i loro fornitori, la maggior parte dei quali sono conservieri galiziani. Bisogna ricordare che questo settore, che ha materie prime eccellenti, impiega più di 26.000 lavoratori diretti. Non bisogna dimenticare che la Spagna è il primo produttore di pesce e molluschi in scatola dell’UE e il secondo al mondo.

Anche se il settore conserviero gioca un ruolo molto importante, più del 48% delle entrate totali delle prime 65 aziende del settore provengono da fuori della Spagna. Questa tendenza sembra cambiare. Nel 2020, le vendite sono aumentate del 10% in Spagna con 4,85 kg e 50,19 euro a persona.

Canthynnus è anche un progetto con un chiaro DNA ambientale. Pertanto, con l’acquisto di ogni lattina, Canthynnus rimuove 100 grammi di plastica dal Mar Mediterraneo grazie alla collaborazione di Gravity Wave, una startup di Alicante che raccoglie rifiuti, come reti fantasma e imballaggi, con cui poi produce vari prodotti derivanti dai suoi progetti di economia circolare. Inoltre, attraverso la sua partnership con l’iniziativa Stripe Climate, Canthynnus destina l’1% delle sue entrate a vari progetti di innovazione volti a ridurre la sua impronta di carbonio.